IN INGHILTERRA ORA E’ PROIBITO TRASMETTERE IL VANGELO

Un ufficiale della polizia municipale ha impedito a due predicatori cristiani di continuare a distribuire gli opuscoli del vangelo in una zona di Birmingham, prevalentemente abitata da musulmani.

I due evangelisti:: Arthur Cunningham e Joseph Abraham, sono stati addirittura minacciati di arresto, perché secondo gli agenti il distribuire opuscoli del vangelo avrebbe rappresentato un “crimine d’odio”  La minaccia si è estesa anche alla loro incolumità fisica.

Ormai in molte parti dell’Inghilterra esistono zone nelle quali essere cristiani è diventato pericoloso e le autorità britanniche stanno dimostrando che solo ai musulmani vengono riconosciuti tutti i diritti, per gli altri invece il diritto è rimasto solo un antico ricordo.

I due che svolgono l’attività di evangelista a tempo pieno, si sono rivolti al tribunale ed hanno intrapreso un’azione legale contro la polizia perché l’ufficiale responsabile ha impedito loro di professare liberamente la propria religione.  Mister  Abraham ha anche dichiarato di essere rimasto stupido e di non poter credere che questi fatti stessero accadendo proprio in Gran Bretagna.

Il ministro di culto evangelico di Rochester è stato ampiamente criticato quando ha sostenuto che ormai esistevano ampie zone diventate pericolose per i cristiani che volessero praticare  il vangelo.

Ma la cosa con la polizia inglese è andata ben oltre, infatti visto che i due predicatori erano di origine americana, gli ufficiali inglesi hanno ingaggiato una filippica contro Bush e le “guerre americane” anche se i predicatori cercavano di far capire che la politica per i cristiani, con la religione non aveva nessun rapporto.

Il resto potete leggerlo  sul Telegraph

Commentare ulteriormente è superfluo, l’unica cosa che mi sento di aggiungere è che forse la “tanto decantata civiltà e democrazia inglese” è giunta al suo capolinea e non ha più nulla da insegnare a nessuno.  E ormai entrata in una fase entropica.

C’è solo da augurarsi che questa forma di islam non finisca come con il comunismo, che come sostiene Vladimir Bukovskij “Il comunismo non è un sistema politico … ma una malattia di massa, simile all’epidemia di una peste” .  Infatti la malattia è stata così perniciosa da condurre alla morte civile chiunque ne è stato colpito e tuttora vive come uno zombie (dicasi Paolo Ferrero e consorteria…)  e a rischio di morte fisica coloro che invece ne sono rimasti immuni.

Adriana Bolchini Gaigher

COUNTERJIHAD VIENNA 2008

Nuovo incontro a vienna antiislamizzazione

Nuovo incontro a vienna antiislamizzazione

Si è svolto a Vienna il 10 e l’11 maggio un incontro organizzato dal C.V.F. al quale anche questa testata ha preso parte.
Durante l’incontro si è dibattuto sull’impatto negativo che l’islam ormai esercita sulle popolazioni europee e sul fatto che le autorità locali sembrano impotenti o non vogliano intervenire per porre rimedio a situazioni che stanno diventando insostenibili e alimentano il conflitto fra ideologie politiche e religiose.

Si è anche concertato sulle modalità da attuare per poter intervenire con atti pacifici e dimostrativi, al fine di sensiblizzare le autorità nazionali a intervenire per fare in modo che leggi rispettino il diritto dei singoli cittadini, le Costituzioni e le Leggi nazionali che sono le uniche ad avere il diritto di essere attuate, in quanto sono frutto della scelta di vita delle popolazioni native e nessun’altra cultura estranea può arrogarsi il diritto di modificarne i termini e la sostanza.

Adriana Bolchini Gaigher

Leggi il resto su Lisistrata

OLANDA ARRESTATO VIGNETTISTA ANTI-ISLAM

16/05/2008  – Olanda,arrestato vignettista anti-Islam.
E’ bufera politica in Olanda dopo l’arresto di un noto vignettista accusato  di aver prodotto disegni discriminatori nei confronti di musulmani e neri.
L’arresto di Gregorius Nekschot, prelevato ieri dalla sua casa e rilasciato stamane, è stato denunciato da una delle testate con le quali l’uomo collabora.
“Procedere per vie legali contro un vignettista è troppo”, lamenta il deputato del Labour, Heerts.
L’arresto viene definito “vergognoso” da Geets Wilders, l’autore del recente film anti-islamico
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=384585&pagina=180&sottopagina=01

Vedi l’articolo su BRUXELLES JOURNAL

In questo filmato lo si vede durante un’intervista sulle vignette e guardandolo, a parte il nome che usa si comprende bene che non è un europeo, probabilmente lui sa bene su cosa traccia la sua satira, soprattutto dopo l’omicio di Van Gogh che era suo amico e in più di un’occasione aveva difeso il diritto alla libertà di satira.

e questo è il suo sito e nessuno si è curato di precisare che è un fautore della libertà totale su ogni argomento e per questo motivo usa uno pseudonimo, in quanto è ovviamente un vignettista molto contestato in Olanda, e quasi nessuno ha il coraggio di pubblicare i suoi libri, che vengono prodotti quasi tutti fuori dall’Olanda, oltretutto in Olanda è molto faticosa anche la distribuzione dei libri pubblicati.
Nei suoi libri ha disegnato sempre vignette contro  tutti i totalitarismi sia ideologici politici, da destra a sinistra nessuno escluso, che contro ogni religione ed anche qui non ha dimenticato nessuno, per questo i mugugni non gli sono stati risparmiati, ma lui ha sempre dimostrato di credere in ciò che faceva, proseguendo nella sua satira.

In passato aveva già avuto qualche problema e contestazioni, ma nessuno era mai arrivato al punto nel quale oggi è precipitata la liberissima e democraticissima Olanda, infatti è la prima volta che viene denunciato e arrestato.

Ancora una volta ci troviamo di fronte a una prova manifesta di quanto l’islam adotti un comportamento politico, facendosi scudo della religione e con arroganza e prepotenza riesca a imporre sanzioni di ogni natura, contro il diritto alla libertà, di cui ha goduto e si è approfittato. L’arroganza arriva a spingersi fino al punto che riesce a cambiare le leggi ed i comportamenti che sono stati la base di una delle civiltà europee più evolute e permissive, e che sono rimaste tali solo finché il vignettista ha preso per i fondelli il papa e il padreterno, la madonna e tutti gli dei delle varie religioni al mondo, ma quando si è permesso di evidenziare con la sua satira pungente i comportamenti dei discepoli di Allah e del suo portavoce Maometto, ecco che ci troviamo improvvisamente a scoprire che fare satira sull’islam è un ORRENDO CRIMINE, che merita la galera e domani forse scopriremo che potrebbe finire come sono finiti gli altri scrittori, giornalisti, registi o vignettisti liberi, assassinati o costretti a espatriare per poter sopravvivere alla furia omicida di un islam inaccettabile.

Temo che se gli islamici proseguiranno su questa strada, un giorno scopriranno che gli europei avranno una di quelle reazioni contro le quali non ci sarà Maometto che tenga, allora li vedremo tornare agnelli.

Qualcuno spieghi loro che bisogna fare molta attenzione con la gente comprensiva e rispettosa della libertà altrui, perché quando si incazza, poi non la ferma più nessuno.

Adriana Bolchini Gaigher

Non ci siamo fermati, il video si sta diffondendo in tutto il mondo, proprio come accadde con quello di Van Gogh.
Se lo pubblicheremo tutti non riusciranno a fermarci.
Noi metteremo un programma nuovo per poterlo mettere in rete e ve lo offriremo da scaricare per metterlo sul vostro sito.
Vedetevi intanto questi due, su Gates of Vienna
e il primo che avete visto:

e leggete l’articolo di Gates of Vienna A Rosetta Stone for “Fitna”: Part Two

NON CI FERMEREMO, NON CI FERMERANNO!!!
AGGIORNAMENTO: LO STIAMO TRADUCENDO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO, POI LO METTIAMO IN RETE.  GRAZIE

OSCURATO IL VIDEOCLIP DI GEERT WILDERS

Su mandato dell’ONU la cricca islamista che vuole governare il mondo ha oscurato il film di Geert Wilders, qui trovate uno dei provider su sui era postato:
Per accontentare il capo di questa cricca di dittatori imperialisti nazislamisti pubblichiamo quest’altro filmatino che si limita a riprodurre i versetti coranici, certi di fargli cosa sgradita.

LE COLPE DELL’OCCIDENTE

la morte dell'occidente 
SUBIRE
TACERE
NON REAGIRE
MANTENERE IN VITA E RICONOSCERE COME RAPPRESENTANTE DELL’ORDINE MONDIALE UN VAMPIRO AL SERVIZIO DELLA MORTE SOCIALE, CIVILE E FISICA MONDIALE: L’O.N.U.
NON ASSALTARE AMBASCIATE E MOSCHEE DOPO OGNI BLASFEMIA CONTRO I CRISTIANI NEL MONDO
NON AMMAZZARE I BLASFEMI CONTRO LA RELIGIONE CRISTIANA
NON AMMAZZARE COLORO CHE AGGREDISCONO COSE O PERSONE AL GRIDO DI ALLAH AKBAR!!
 

Leggi il nostro articolo UN’EPIDEMIA MORTALE STA FALCIANDO I CRISTIANI NEL MONDO Del 20/10/2006 
E questo  MA CHI LA VUOLE LA SHARIAH? Del 2/10/2006 In cui Daniel Pipes spiega che «Se accettiamo il ricatto ci imporranno la sharia»  Ed ancora questo del febbraio 2006 di Daniel Pipes VIGNETTE E IMPERIALISMO ISLAMICO

Onu condanna film anti-islamico dell’olandese Wilders
Reuters – Ven 28 Mar  ore 22.09  http://it.notizie.yahoo.com/rtrs/20080328/tso-onu-film-anti-islam-89ec962.html
NAZIONI UNITE (Reuters) – Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha condannato oggi come “offensivamente anti-islamico” il film del politico olandese Geert Wilders che accusa il Corano di incitare alla violenza. Ha ragione poverino, quando su un qualsiasi media si pubblica che un uomo ha assassinato delle persone, si incita la piazza ad ucciderlo, cosa volete che sia il dovere di cronaca e il fatto che qualcuno sia morto? Lo recita anche il proverbio no? Chi nuore giace e chi vive…. Si dia pace!!!! Parola di Allah

Ban ha riconosciuto gli sforzi del governo olandese di fermare la diffusione del film, pubblicato da Wilders su Internet, e ha rivolto un appello alla calma a coloro che “comprensibilmente sono stati offesi”. Eh sì se I terroristi si offendono, poi si incazzano, avete mai visto offese le vittime di un reato? No di quelle non importa a Ban Ki-moon e cricca, il proverbio lo abbiamo già descritto sopra.  Quindi dei tanti islamici pakistani, iracheni, filippini, del Darfur,  e altri sparsi per il mondo che cadono vittime del terrorismo islamico, vuoi mai si offendano a condannarlo? Neglio non creare un precedente e se poi si incazzano?  Poveri terroristi islamici.

“Non c’è giustificazione per un discorso di odio o di incitazione alla violenza”, ha detto Ban Ki-moon     in un comunicato. “Il diritto di libera espressione non è in gioco qui”. Ma certo che non è in gioco, e come può essere in gioco qualcosa che ormai non c’è più? Ci hanno rubato anche la libertà di denunciare chi ci vuole massacrare, come si fa a parlare di diritto di libera espressione?   Vuol dire che ci atterremo all’unica libertà che ci è rimasta: massacrare chi offende la nostra religione: ah dimenticavo di precisarlo, NOI CREDIAMO NELLA LIBERTA’. Quella è il nostro dio.  
 
Il filmato, dal titolo “Fitna”, un termine arabo a volte tradotto come “conflitto”, mescola immagini degli attacchi dell’11 settembre contro gli Stati Uniti e gli attentati di matrice islamica con citazioni dal Corano. E allora? Si limita a ripetere e far vedere al mondo cose assolutamente vere, mica inventate, ma realmente fatte e fatte nel nome di Allah. I terroristi bestemmiano? Un bellecchissenefrega vogliamo mettercelo? Si arrangino loro a catturare i terroristi e a condannarli, anziché lasciarli liberi di massacrare tutto ciò che non gli sta bene.

Il corto invita i musulmani a strappare i versi “pieni di odio” dal Corano e presenta all’inizio e alla fine una vignetta del profeta Maometto con una bomba sotto il turbante, con un ticchettio nello sfondo. Ed è stato moderato Wilder, mica lo ha incendiato o buttato nel cesso il corano, ha solo invitato a strappare le pagine piene di odio e di violenza e allora, non ha questo diritto? E allora di che libertà d’espressione parla Ban Ki-moon? Quella del libero rutto per tutti?

Diversi paesi musulmani, inclusi Iran, Pakistan e Indonesia, hanno condannato il film.
“La libertà deve sempre essere accompagnata dalla responsabilità sociale”, ha detto il segretario generale dell’Onu A certo, un bell’esempio di democrazia e libertà danno al mondo Iran, Pakistan, Indonesia, un fulgido esempio.  Siamo proprio alla frutta vero Ban Ki-moon?

  OGGI ASSISTITE TUTTI ALLA NASCITA DEL NUOVO PARTITO: LIBERO RUTTO PER TUTTI – S.S.P.P. (Serve solo per pisciare). 
rutto libero per tutti
Dedicato a ciò di cui è pieno il mondo, cioè alle: TESTE DI RAPANELLO

WE HAVE The  WILDER VIDEO, WE PUT OURSELVES Of AGREEMENT And WE PUBLISH IT ALL TOGETHER. WE DO NOT GIVE GAINED IT TO THE DICTATORS.
 
NOI ABBIAMO IL VIDEO DI WILDER, METTIAMOCI D’ACCORDO E PUBBLICHIAMOLO TUTTI INSIEME.
NON DIAMOGLIELA VINTA AI DITTATORI.

IL TERRORISMO ISLAMICO COLPISCE I CRISTIANI IN IRAQ

il vescovo cristiano assassinato in Iraq dai terroristi  islamici Il cordoglio del Papa dopo il ritrovamento del cadavere del vescovo di Mosul, Faraj Raho, rapito lo scorso 29 febbraio dopo la via crucis e ritrovato morto oggi vicino a BaghdadDopo 13 giorni nelle mani dei rapitori è morto Faraj Raho, il vescovo cristiano di Mosul, rapito lo scorso 29 febbraio al termine della Via Crucis.
A dare l’annuncio è stato mons. Shlemon Warduni, vescovo ausiliario di Baghdad. “Lo abbiamo ritrovato privo di vita nei dintorni di Mosul. I rapitori lo avevano sepolto”, ha detto. Immediato il cordoglio del Papa che si augura come “questo tragico evento richiami ancora una volta e con più forza l’impegno di tutti e in particolare della comunità internazionale per la pacificazione di un Paese così travagliato”, come ha riferito il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi. “La violenza più assurda e ingiustificata continua ad accanirsi sul popolo iracheno e in particolare sulla piccola comunità cristiana a cui il Papa e tutti noi siamo particolarmente vicini nella preghiera e nella solidarietà in questo momento di grande dolore”, ha continuato padre Lombardi che ha ricordato come tutti avevano continuato a sperare e a pregare per la liberazione di mons. Rahho. LEGGI IL RESTO

E’ assolutamente inaccettabile il modo con cui la stampa nazionale e i media in genere hanno trattato e stanno trattando questa questione.
Il rapimento del vescovo è un atto terroristico, anche perché è seguito all’assassinio brutale di 3 persone che sono state “eliminate” per poterlo rapire, in un momento sacro per la cristianità –alla fine della via crucis- e la tanto vantata sensibilità islamica se ne è altamente fregata della sensibilità cristiana e questo non si legge da nessuna parte.

Le informazioni vengono date edulcorate i terroristi non vengono mai nominati con la qualifica che hanno, cioè quella del TERRORISTA e l’assassinio del vescovo viene descritto così: …. Nelle mani dei rapitori è morto Faraj Raho ……

La piccola comunità cristiana in Iraq è continuamente sottoposto a malvessazioni, aggressioni, minacce, distruzioni e persino omicidi. Molte chiese sono state distrutte, alcune cerimonie religiose impedite e quasi una metà dei cristiani sono fuggiti dalle loro abitazioni, nelle quali non sono più sicuri.  Gli altri quelli che non hanno potuto fuggire sono sottoposti a obblighi contenuti nella shariah che impedisce alle donne la libera circolazione, le separa dagli uomini in pubblico e le obbliga a coprirsi dalla testa ai piedi.
Tutto questo nell’assoluta indifferenza dei media che fingono di non accorgersi che l’islam è una religione che quando si impone non ammette nessun tipo di diversità ideologica, politica e religiosa.

E’ da suicidi continuare a sostenere il multiculturalismo e l’integrazione in Europa con le premesse che vediamo manifestarsi in tutte le circostanze nelle quali l’islam è presente e non soltanto quando ci si trova a dover fronteggiare rapimenti ed omicidi, che gli islamici rifiutano di riconoscere come frutto di terrorismo islamico, poiché sostengono non appartenga alla propria cultura teocratica, sostengono che non si tratta di islam e per questo motivo in molti Paesi Europei sono state date direttive e messe a punto delle leggi che impediscono agli europei di chiamare il terrorismo islamico in questo modo, perché inciterebbe all’odio religioso e sottopone chi denuncia questi fatti al pericolo di subire processi e condanne.

Ma cosa conduce all’odio religioso? Assassinare in nome di una fede religiosa o chiamare l’assassinio in tale maniera quando questi è ormai stato portato a compimento?

Se seguissimo questo ragionamento capzioso non dovremmo denunciare e pubblicare nulla sui pedofili, sui serial killer, sui rapinatori, sugli stupratori e sui delinquenti in genere, perché il parlarne indurrebbe la comunità a temere e avere diffidenza verso chi mostra comportamenti del genere o chi li comprende o peggio li sostiene.

Se avessimo seguito nel passato questo ragionamento, oggi non avremmo raggiunto la capacità di denunciare quei delinquenti, di processarli, di condannarli e d isolarli dalla comunità per impedire loro di nuocere, perché era proprio la mancanza delle denunce che portava a reiterare nell’indifferenza e nell’ignoranza di tutti l’atto criminoso.

La verità non deve fare paura, anche se evidenzia episodi che sono sconcertanti e che fanno oggettivamente paura. Ciò che si deve temere e si deve combattere con ogni mezzo lecito è l’azione criminale, qualunque sia la motivazione che l’ha prodotta, poiché non la giustifica mai.

Ma quando l’azione criminale è stata portata a compimento, il dovere di tutti è di metterla in luce, discuterla e attuare tutto ciò che può essere utile a far sì che non abbia più a ripetersi, per cui denunciare il terrorismo islamico non significa far odiare gli islamici, ma significa far valutare che cosa nell’islam ci sia di sbagliato e su cosa si deve operare perché gli errori e gli orrori non abbiamo più la possibilità di essere portati a compimento, con scuse assurde, inaccettabili in quanto la vita e il diritto sono valori sacri, niente può superarli in importanza, nemmeno la fede giustifica azioni così malvagie e criminali.

La fede può essere un’idea, una credenza, una superstizione o un ideale, ma resta un fatto soggettivo e non può e non deve essere usata o imposta come metodo di affermazione di qualcuno su qualcun altro, ma vissuta e imposta in questa maniera diventa un fatto collettivo e perciò criminale e condannabile dall’intera società umana.

Adriana Bolchini Gaigher  

“FESTA ALLA DONNA” QUESTA E’ LA CRUDA REALTA’

8 MARZO COSA C’E’ DA FESTEGGIARE?
mimosa e lutto
Ripropongo anche quest’anno ciò che penso di questa festa assurda.  Già nasce da una disgrazia e non è considerata una ricorrenza, ma è diventata una “FESTA” ne consegue che finché ci sarà la cosiddetta “festa della donna nel mondo” significherà che la donna vive una condizione di schiavitù, alla quale viene riconosciuto, bontà misogina 1 giorno per festeggiare la propria infelice condizione
LISISTRATA MANIFESTA IL LUTTO OGGI

(ma pensate all’ipocrisia di questa festa: sono morte delle donne lavoratrici chiuse dentro una fabbrica come schiave e allora che si fa? Non una ricorrenza che le onori, ma si inventa “LA FESTA DELLA DONNA” E’ VERGOGNOSO ANCHE SOLO L’AVERLA PENSATA

Donne che non conoscono l’8 marzo
giovane afgana torturata dagli uominidonna afgana bruciata bimba afgana venduta schivizzata stuprata e torturata
IL RESTO DELL’ARTICOLO IN LISISTRATA

I VERI PROFANATORI DELL’ISLAM

Olanda Le minacce terroriste
Un Film e i Veri Profanatori dell’Islam di Magdi Allam
Corriere della Sera 6/3/2008
geert wildersSiamo proprio certi che sarà il film contro Maometto di Geert Wilders la causa scatenante di dure note di protesta, richiamo di ambasciatori, rotture diplomatiche, sanzioni economiche, aggressioni a persone ed edifici che simboleggiano la cristianità e la civiltà occidentale, fino al più efferato terrorismo che massacra indistintamente i «nemici dell’ islam»?
proteste dei radicali islamici per il discorso del papa a Ratisbonaviolente proteste islamiche contro il papa per il discorso di Ratisbona
Non è forse già accaduto qualcosa di simile dopo la lectio magistralis di Benedetto XVI a Ratisbona il 12 settembre 2006?  http://www.lisistrata.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=630
Se dunque la reazione al film di Wilders, al discorso del Papa e alla scelta di Israele potrebbero risultare simili, pur trattandosi di eventi sostanzialmente diversi, significa che essi non sono la causa bensì soltanto il pretesto invocato per giustificare e legittimare un’ideologia di odio, intolleranza, violenza e morte, che esiste a prescindere da questi eventi perché è un dato fisiologico e storico di un islam che non ha mai conosciuto la libertà e la democrazia. Che è pertanto sempre e comunque un fenomeno di natura aggressiva, anche se apparentemente si manifesta all’insorgere di sintomi esteriori.

Ecco perché sbaglia il premier olandese Jan Peter Balkenende quando incolpa sin d’ ora Wilders per una guerra del terrorismo preannunciata: «Sanzioni economiche, attacchi, minacce. Chi porterà la responsabilità di tutto questo è lo stesso che ora sta creando le ragioni per tutto questo». Così come sbaglia il segretario generale della Nato, l’olandese Jaap de Hoop Scheffer quando dice: «Mi preoccupa il fatto che le truppe possano trovarsi sotto attacco a causa di un film».

Ciò di cui dobbiamo preoccuparci tutti è esattamente l’ opposto: la salvaguardia della nostra libertà d’ espressione in un mondo globalizzato e la libertà di essere pienamente noi stessi a casa nostra, qui in Europa e in Occidente. Ebbene dobbiamo purtroppo prendere atto che questa nostra libertà è già compromessa, perché non siamo riusciti a sconfiggere il terrorismo dei tagliagola e stiamo subendo il ricatto del terrorismo dei taglialingua.

Noi abbiamo il diritto e il dovere di affermare e di difendere una civiltà dove a un film si replica con un film, a un discorso si risponde con un discorso, a un evento culturale si reagisce con un evento culturale.
Noi abbiamo il diritto e il dovere di tutelare uno stato di diritto dove al limite si può rappresentare la propria contestazione sporgendo denuncia in tribunale, ma mai e poi mai dichiarando una guerra diplomatica e terroristica.

Perché mai in tutto il mondo sono solo i musulmani che puntualmente reagiscono in modo brutale e violento, per una ragione o per un’ altra, quando si sentono offesi?

Forse che i musulmani si considerano superiori al resto dell’umanità e ritengono di potersi permettere un comportamento differente dai comuni mortali?
Beh, se così fosse, tutti noi dobbiamo opporci con tutti i mezzi. Non possiamo in alcun modo sottometterci all’ arbitrio e alle barbarie perché si tradurrebbe nel nostro suicidio come persone fiere e libere e nella morte della nostra nazione e della nostra civiltà. Non lo dobbiamo fare neanche sotto la minaccia pesantissima di un embargo petrolifero con il greggio a oltre 100 dollari a barile o della chiusura di mercati sempre più attraenti.

I veri profanatori dell’ islam non sono Wilders, Benedetto XVI o Israele, così come non lo erano
Theo van Gogh, Daniel Pearl e Oriana Fallaci. Lo sono invece gli stessi musulmani che disconoscono a tal punto la sacralità della vita da non esitare a massacrare altri musulmani facendosi esplodere anche nelle moschee, a costringere i cristiani a convertirsi con la violenza, a uccidere tutti gli ebrei e gli israeliani perché non avrebbero diritto ad esistere. Eppure l’Occidente continua a dialogare e legittimare i terroristi e i regimi nazi-islamici che li sostengono, al pari degli stati musulmani che boicottano e minacciano pur continuando a professarsi «moderati».
Se l’ Occidente ha una colpa, ebbene è che è stato finora fin troppo accondiscendente e remissivo con gli estremisti e i terroristi islamici.

Ecco perché dico «sì» al film di Wilders.

Diffondiamolo in Internet in tutte le lingue in modo che possa essere visto e compreso da tutti ovunque nel mondo. Ma non auto-censuriamoci addirittura prima ancora che ci minaccino. Non arrendiamoci al diktat dei taglia-lingua prima ancora che facciano la loro comparsa i taglia-gola. Solo se sapremo difendere la nostra dignità come persone, potremo aver salva la nostra libertà come nazione e civiltà.

PALESTINA: TERRA DI SELVAGGI

LE BESTIE UMANE FESTEGGIANO
bestie umane in festa in palestinabestie umane in festa in palestina 

SGOMINATO UN PERICOLOSO COVO DI STUDENTI ISRAELIANO

 l’odio il martellamento prodotto dalla propaganda degli odiatori che vogliono Israele distrutta per sempre, riesce a dare i suoi frutti e trasforma anche gli insospettabili in bombe umane, pronte a far esplodere la loro rabbia, costruita e coltiva con cura da coloro che odiano tutta l’umanità e soprattutto quella parte di umanità che vive nel rispetto del diritto e dei valori della libertà e non appartiene all’islamismo fanatico ed integralista.

Gerusalemme terroristi in azionegiovani israeliani assassinati da un terrorista palestinese
attaccai da un terrorista palestinesi studenti israelianiaggressione a studenti israeliani da un terrorista palestinese
studenti israeliano scampato a un attacco terroristico plaestinese studente israeliano ferito da un terrorista palestinese
ildolore dei sopravvissutiil dolore dei sopravvissuti
il dolore di chi resta
Leggi il  servizio in Lisistrata

UN GIORNO QUALUNQUE A SDEROT

souvenir di gaza

scene quotidiane a sderot

CE LA FARANNO A CONQUISTARCI E AD ASSERVIRCI?

Vi segnaliamo un video in cui mr. Qaradawi rilascia un’intervista televisiva e vedete un po’ cosa racconta questo cialtrone e che i nostri ancora peggiori cialtroni non si rendono conto di quale pericolo sta rappresentando per noi l’islam in questa veste, che può anche sembrare dialogante, ma in realtà si tratta di un’invasione e poco importa in quale veste si presenta, il problema è che resta solo ed esclusivamente un’invasione nella nostra civiltà, nella nostra patria, nella nostra libertà e nella nostra vita. VIDEO LA CONQUISTA

LA TURCHIA INVADE IL KURDISTAN E IL MONDO TACE

CARRO ARMATO TURCO NELL'INVASIONE LA TURCHIA INVADE IL KURDISTAN IRACHENO, CIOE’ VA ALLA GUERRA E IL MONDO?  SEMPLICE, IL MONDO STA A GUARDARE.
Quando Israele ha risposto ai rapimenti e ai continui attacchi al suo territorio e alla sua popolazione ad opera degli hizbollah libanesi, e dei terroristi palestinesi, il mondo si è scandalizzato, l’ONU ha tuonato, tutti si sono mobilitati e la Turchia ha addirittura messo in atto dei boicottaggi di stampo razzistico contro gli israeliani e gli ebrei, come si vede in questo negozio:
NEGOZIO TURCO con cartello razzistaLEGGI IL RESTO QUI

I PALESTINESI SONO UN POPOLO SUICIDA

La Danimarca è il Paese  europeo che versa ai palestinesi l’aiuto economico più consistente e questi che hanno, secondo quanto ci propinano ogni giorno, grossi problemi di sopravvivenza, perdono il loro tempo a bruciare e vilipendere i simboli danesi, per 4 vignette di cui probabilmente non hanno nemmeno capito il senso.
palestinesi schifano bandiera danese
Ci troviamo in una situazione analoga a quella che accade con gli ebrei di Israele, che ricevendo ogni giorno dentro il proprio territorio una gragnola di razzi qassam che fanno danni e mietono vittime, finiscono per chiudergli i rubinetti dei rifornimenti, oltre che isolarli il più possibile tappando tutti i buchi che dalla Palestina conducono a Israele.Succederà prima o poi che le nazioni europee smetteranno di elargire il denaro a questo popolo di deficienti, assatanati di violenza in maniera così famelica da non rendersi nemmeno conto di quanto danno stanno facendo a se stessi.Ci troviamo di fronte a una popolazione con vocazione suicida, destinata ad estinguersi, nonostante usano i ventri delle proprie donne per spargere semi d’odio sotto forma di carne da macello a futura memoria sulla Palestina.
N.D.R. almeno una cosa questa volta l’hanno capita, non se la sono presa con tutti i cristiani del mondo, ma solo con i danesi…. Vuoi mai che prima della fine del mondo riescano a capire qualcosa di più?

L’articolo è stato tratto da Occhio sul mondo