IN INGHILTERRA ORA E’ PROIBITO TRASMETTERE IL VANGELO

Un ufficiale della polizia municipale ha impedito a due predicatori cristiani di continuare a distribuire gli opuscoli del vangelo in una zona di Birmingham, prevalentemente abitata da musulmani.

I due evangelisti:: Arthur Cunningham e Joseph Abraham, sono stati addirittura minacciati di arresto, perché secondo gli agenti il distribuire opuscoli del vangelo avrebbe rappresentato un “crimine d’odio”  La minaccia si è estesa anche alla loro incolumità fisica.

Ormai in molte parti dell’Inghilterra esistono zone nelle quali essere cristiani è diventato pericoloso e le autorità britanniche stanno dimostrando che solo ai musulmani vengono riconosciuti tutti i diritti, per gli altri invece il diritto è rimasto solo un antico ricordo.

I due che svolgono l’attività di evangelista a tempo pieno, si sono rivolti al tribunale ed hanno intrapreso un’azione legale contro la polizia perché l’ufficiale responsabile ha impedito loro di professare liberamente la propria religione.  Mister  Abraham ha anche dichiarato di essere rimasto stupido e di non poter credere che questi fatti stessero accadendo proprio in Gran Bretagna.

Il ministro di culto evangelico di Rochester è stato ampiamente criticato quando ha sostenuto che ormai esistevano ampie zone diventate pericolose per i cristiani che volessero praticare  il vangelo.

Ma la cosa con la polizia inglese è andata ben oltre, infatti visto che i due predicatori erano di origine americana, gli ufficiali inglesi hanno ingaggiato una filippica contro Bush e le “guerre americane” anche se i predicatori cercavano di far capire che la politica per i cristiani, con la religione non aveva nessun rapporto.

Il resto potete leggerlo  sul Telegraph

Commentare ulteriormente è superfluo, l’unica cosa che mi sento di aggiungere è che forse la “tanto decantata civiltà e democrazia inglese” è giunta al suo capolinea e non ha più nulla da insegnare a nessuno.  E ormai entrata in una fase entropica.

C’è solo da augurarsi che questa forma di islam non finisca come con il comunismo, che come sostiene Vladimir Bukovskij “Il comunismo non è un sistema politico … ma una malattia di massa, simile all’epidemia di una peste” .  Infatti la malattia è stata così perniciosa da condurre alla morte civile chiunque ne è stato colpito e tuttora vive come uno zombie (dicasi Paolo Ferrero e consorteria…)  e a rischio di morte fisica coloro che invece ne sono rimasti immuni.

Adriana Bolchini Gaigher

COUNTERJIHAD VIENNA 2008

Nuovo incontro a vienna antiislamizzazione

Nuovo incontro a vienna antiislamizzazione

Si è svolto a Vienna il 10 e l’11 maggio un incontro organizzato dal C.V.F. al quale anche questa testata ha preso parte.
Durante l’incontro si è dibattuto sull’impatto negativo che l’islam ormai esercita sulle popolazioni europee e sul fatto che le autorità locali sembrano impotenti o non vogliano intervenire per porre rimedio a situazioni che stanno diventando insostenibili e alimentano il conflitto fra ideologie politiche e religiose.

Si è anche concertato sulle modalità da attuare per poter intervenire con atti pacifici e dimostrativi, al fine di sensiblizzare le autorità nazionali a intervenire per fare in modo che leggi rispettino il diritto dei singoli cittadini, le Costituzioni e le Leggi nazionali che sono le uniche ad avere il diritto di essere attuate, in quanto sono frutto della scelta di vita delle popolazioni native e nessun’altra cultura estranea può arrogarsi il diritto di modificarne i termini e la sostanza.

Adriana Bolchini Gaigher

Leggi il resto su Lisistrata

OLANDA ARRESTATO VIGNETTISTA ANTI-ISLAM

16/05/2008  – Olanda,arrestato vignettista anti-Islam.
E’ bufera politica in Olanda dopo l’arresto di un noto vignettista accusato  di aver prodotto disegni discriminatori nei confronti di musulmani e neri.
L’arresto di Gregorius Nekschot, prelevato ieri dalla sua casa e rilasciato stamane, è stato denunciato da una delle testate con le quali l’uomo collabora.
“Procedere per vie legali contro un vignettista è troppo”, lamenta il deputato del Labour, Heerts.
L’arresto viene definito “vergognoso” da Geets Wilders, l’autore del recente film anti-islamico
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=384585&pagina=180&sottopagina=01

Vedi l’articolo su BRUXELLES JOURNAL

In questo filmato lo si vede durante un’intervista sulle vignette e guardandolo, a parte il nome che usa si comprende bene che non è un europeo, probabilmente lui sa bene su cosa traccia la sua satira, soprattutto dopo l’omicio di Van Gogh che era suo amico e in più di un’occasione aveva difeso il diritto alla libertà di satira.

e questo è il suo sito e nessuno si è curato di precisare che è un fautore della libertà totale su ogni argomento e per questo motivo usa uno pseudonimo, in quanto è ovviamente un vignettista molto contestato in Olanda, e quasi nessuno ha il coraggio di pubblicare i suoi libri, che vengono prodotti quasi tutti fuori dall’Olanda, oltretutto in Olanda è molto faticosa anche la distribuzione dei libri pubblicati.
Nei suoi libri ha disegnato sempre vignette contro  tutti i totalitarismi sia ideologici politici, da destra a sinistra nessuno escluso, che contro ogni religione ed anche qui non ha dimenticato nessuno, per questo i mugugni non gli sono stati risparmiati, ma lui ha sempre dimostrato di credere in ciò che faceva, proseguendo nella sua satira.

In passato aveva già avuto qualche problema e contestazioni, ma nessuno era mai arrivato al punto nel quale oggi è precipitata la liberissima e democraticissima Olanda, infatti è la prima volta che viene denunciato e arrestato.

Ancora una volta ci troviamo di fronte a una prova manifesta di quanto l’islam adotti un comportamento politico, facendosi scudo della religione e con arroganza e prepotenza riesca a imporre sanzioni di ogni natura, contro il diritto alla libertà, di cui ha goduto e si è approfittato. L’arroganza arriva a spingersi fino al punto che riesce a cambiare le leggi ed i comportamenti che sono stati la base di una delle civiltà europee più evolute e permissive, e che sono rimaste tali solo finché il vignettista ha preso per i fondelli il papa e il padreterno, la madonna e tutti gli dei delle varie religioni al mondo, ma quando si è permesso di evidenziare con la sua satira pungente i comportamenti dei discepoli di Allah e del suo portavoce Maometto, ecco che ci troviamo improvvisamente a scoprire che fare satira sull’islam è un ORRENDO CRIMINE, che merita la galera e domani forse scopriremo che potrebbe finire come sono finiti gli altri scrittori, giornalisti, registi o vignettisti liberi, assassinati o costretti a espatriare per poter sopravvivere alla furia omicida di un islam inaccettabile.

Temo che se gli islamici proseguiranno su questa strada, un giorno scopriranno che gli europei avranno una di quelle reazioni contro le quali non ci sarà Maometto che tenga, allora li vedremo tornare agnelli.

Qualcuno spieghi loro che bisogna fare molta attenzione con la gente comprensiva e rispettosa della libertà altrui, perché quando si incazza, poi non la ferma più nessuno.

Adriana Bolchini Gaigher

Non ci siamo fermati, il video si sta diffondendo in tutto il mondo, proprio come accadde con quello di Van Gogh.
Se lo pubblicheremo tutti non riusciranno a fermarci.
Noi metteremo un programma nuovo per poterlo mettere in rete e ve lo offriremo da scaricare per metterlo sul vostro sito.
Vedetevi intanto questi due, su Gates of Vienna
e il primo che avete visto:

e leggete l’articolo di Gates of Vienna A Rosetta Stone for “Fitna”: Part Two

NON CI FERMEREMO, NON CI FERMERANNO!!!
AGGIORNAMENTO: LO STIAMO TRADUCENDO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO, POI LO METTIAMO IN RETE.  GRAZIE

“FESTA ALLA DONNA” QUESTA E’ LA CRUDA REALTA’

8 MARZO COSA C’E’ DA FESTEGGIARE?
mimosa e lutto
Ripropongo anche quest’anno ciò che penso di questa festa assurda.  Già nasce da una disgrazia e non è considerata una ricorrenza, ma è diventata una “FESTA” ne consegue che finché ci sarà la cosiddetta “festa della donna nel mondo” significherà che la donna vive una condizione di schiavitù, alla quale viene riconosciuto, bontà misogina 1 giorno per festeggiare la propria infelice condizione
LISISTRATA MANIFESTA IL LUTTO OGGI

(ma pensate all’ipocrisia di questa festa: sono morte delle donne lavoratrici chiuse dentro una fabbrica come schiave e allora che si fa? Non una ricorrenza che le onori, ma si inventa “LA FESTA DELLA DONNA” E’ VERGOGNOSO ANCHE SOLO L’AVERLA PENSATA

Donne che non conoscono l’8 marzo
giovane afgana torturata dagli uominidonna afgana bruciata bimba afgana venduta schivizzata stuprata e torturata
IL RESTO DELL’ARTICOLO IN LISISTRATA

I VERI PROFANATORI DELL’ISLAM

Olanda Le minacce terroriste
Un Film e i Veri Profanatori dell’Islam di Magdi Allam
Corriere della Sera 6/3/2008
geert wildersSiamo proprio certi che sarà il film contro Maometto di Geert Wilders la causa scatenante di dure note di protesta, richiamo di ambasciatori, rotture diplomatiche, sanzioni economiche, aggressioni a persone ed edifici che simboleggiano la cristianità e la civiltà occidentale, fino al più efferato terrorismo che massacra indistintamente i «nemici dell’ islam»?
proteste dei radicali islamici per il discorso del papa a Ratisbonaviolente proteste islamiche contro il papa per il discorso di Ratisbona
Non è forse già accaduto qualcosa di simile dopo la lectio magistralis di Benedetto XVI a Ratisbona il 12 settembre 2006?  http://www.lisistrata.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=630
Se dunque la reazione al film di Wilders, al discorso del Papa e alla scelta di Israele potrebbero risultare simili, pur trattandosi di eventi sostanzialmente diversi, significa che essi non sono la causa bensì soltanto il pretesto invocato per giustificare e legittimare un’ideologia di odio, intolleranza, violenza e morte, che esiste a prescindere da questi eventi perché è un dato fisiologico e storico di un islam che non ha mai conosciuto la libertà e la democrazia. Che è pertanto sempre e comunque un fenomeno di natura aggressiva, anche se apparentemente si manifesta all’insorgere di sintomi esteriori.

Ecco perché sbaglia il premier olandese Jan Peter Balkenende quando incolpa sin d’ ora Wilders per una guerra del terrorismo preannunciata: «Sanzioni economiche, attacchi, minacce. Chi porterà la responsabilità di tutto questo è lo stesso che ora sta creando le ragioni per tutto questo». Così come sbaglia il segretario generale della Nato, l’olandese Jaap de Hoop Scheffer quando dice: «Mi preoccupa il fatto che le truppe possano trovarsi sotto attacco a causa di un film».

Ciò di cui dobbiamo preoccuparci tutti è esattamente l’ opposto: la salvaguardia della nostra libertà d’ espressione in un mondo globalizzato e la libertà di essere pienamente noi stessi a casa nostra, qui in Europa e in Occidente. Ebbene dobbiamo purtroppo prendere atto che questa nostra libertà è già compromessa, perché non siamo riusciti a sconfiggere il terrorismo dei tagliagola e stiamo subendo il ricatto del terrorismo dei taglialingua.

Noi abbiamo il diritto e il dovere di affermare e di difendere una civiltà dove a un film si replica con un film, a un discorso si risponde con un discorso, a un evento culturale si reagisce con un evento culturale.
Noi abbiamo il diritto e il dovere di tutelare uno stato di diritto dove al limite si può rappresentare la propria contestazione sporgendo denuncia in tribunale, ma mai e poi mai dichiarando una guerra diplomatica e terroristica.

Perché mai in tutto il mondo sono solo i musulmani che puntualmente reagiscono in modo brutale e violento, per una ragione o per un’ altra, quando si sentono offesi?

Forse che i musulmani si considerano superiori al resto dell’umanità e ritengono di potersi permettere un comportamento differente dai comuni mortali?
Beh, se così fosse, tutti noi dobbiamo opporci con tutti i mezzi. Non possiamo in alcun modo sottometterci all’ arbitrio e alle barbarie perché si tradurrebbe nel nostro suicidio come persone fiere e libere e nella morte della nostra nazione e della nostra civiltà. Non lo dobbiamo fare neanche sotto la minaccia pesantissima di un embargo petrolifero con il greggio a oltre 100 dollari a barile o della chiusura di mercati sempre più attraenti.

I veri profanatori dell’ islam non sono Wilders, Benedetto XVI o Israele, così come non lo erano
Theo van Gogh, Daniel Pearl e Oriana Fallaci. Lo sono invece gli stessi musulmani che disconoscono a tal punto la sacralità della vita da non esitare a massacrare altri musulmani facendosi esplodere anche nelle moschee, a costringere i cristiani a convertirsi con la violenza, a uccidere tutti gli ebrei e gli israeliani perché non avrebbero diritto ad esistere. Eppure l’Occidente continua a dialogare e legittimare i terroristi e i regimi nazi-islamici che li sostengono, al pari degli stati musulmani che boicottano e minacciano pur continuando a professarsi «moderati».
Se l’ Occidente ha una colpa, ebbene è che è stato finora fin troppo accondiscendente e remissivo con gli estremisti e i terroristi islamici.

Ecco perché dico «sì» al film di Wilders.

Diffondiamolo in Internet in tutte le lingue in modo che possa essere visto e compreso da tutti ovunque nel mondo. Ma non auto-censuriamoci addirittura prima ancora che ci minaccino. Non arrendiamoci al diktat dei taglia-lingua prima ancora che facciano la loro comparsa i taglia-gola. Solo se sapremo difendere la nostra dignità come persone, potremo aver salva la nostra libertà come nazione e civiltà.

I PALESTINESI SONO UN POPOLO SUICIDA

La Danimarca è il Paese  europeo che versa ai palestinesi l’aiuto economico più consistente e questi che hanno, secondo quanto ci propinano ogni giorno, grossi problemi di sopravvivenza, perdono il loro tempo a bruciare e vilipendere i simboli danesi, per 4 vignette di cui probabilmente non hanno nemmeno capito il senso.
palestinesi schifano bandiera danese
Ci troviamo in una situazione analoga a quella che accade con gli ebrei di Israele, che ricevendo ogni giorno dentro il proprio territorio una gragnola di razzi qassam che fanno danni e mietono vittime, finiscono per chiudergli i rubinetti dei rifornimenti, oltre che isolarli il più possibile tappando tutti i buchi che dalla Palestina conducono a Israele.Succederà prima o poi che le nazioni europee smetteranno di elargire il denaro a questo popolo di deficienti, assatanati di violenza in maniera così famelica da non rendersi nemmeno conto di quanto danno stanno facendo a se stessi.Ci troviamo di fronte a una popolazione con vocazione suicida, destinata ad estinguersi, nonostante usano i ventri delle proprie donne per spargere semi d’odio sotto forma di carne da macello a futura memoria sulla Palestina.
N.D.R. almeno una cosa questa volta l’hanno capita, non se la sono presa con tutti i cristiani del mondo, ma solo con i danesi…. Vuoi mai che prima della fine del mondo riescano a capire qualcosa di più?

L’articolo è stato tratto da Occhio sul mondo

IRAN: PROPOSTA BOICOTTAGGIO WIKIPEDIA

logo wikipedia IRAN: PROPOSTA UFFICIALE DI BOICOTTAGGIO PER SACRILEGIO SU WIKIPEDIA
su Mathaba è stata pubblicata la notizia che un funzionario culturale iraniano, ha proposto di boicottare l’enciclopedia on line in Iran Wikipedia, per aver pubblicato le “sacrileghe vignette  danesi”, sollecitando i funzionari responsabili alla comunicazione di impedire l’accesso ai loro concittadini nel web site per dimostrare contro la dissacrazione e l’islamofobia.  USSIGNUR mi viene da dire, ma siamo proprio alla frutta in ogni parte dell’islam? Possibile che la libertà sia così tanto tabù da arrivare a questo, cioè impedire ai propri concittadini che si formino un pensiero indipendente sui fatti?  Ma di che hanno paura?  O sono solo famelici di potere come Fidel Castro, Adolf Hitler, Saddam Ussein, Stalin e tutti i dittatori del mondo?

LE ULTIME DAL FRONTE EURABIA

Londra, GB: ARCIVESCOVO CANTERBURY, “INEVITABILE” RECEPIRE SHARIA
arcivescovo di Canterbury 
L’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, ritiene che sia “inevitabile” introdurre nel sistema giuridico britannico alcuni aspetti della Sharia, la legge islamica.
Un giudizio che pesera’ in un dibattito piu’ che attuale -sia in Gran Bretagna, dove i musulmani sono circa 1,8 milioni, sia all’estero- sulla tolleranza religiosa e sul dialogo tra le diverse fedi monoteistiche.
Il leader spirituale della Chiesa Anglicana, di cui e’ capo la regina Elisabetta II, ha sottolineato che le leggi britanniche hanno gia’ recepito istanze di altre confessioni ed e’ quindi opportuno “un adeguamento costruttivo” della sharia in materie come il diritto di famiglia e materie finanziarie. “Alcuni aspetti della Sharia sono riconosciute nella nostra societa’ e nelle nostre leggi, quindi non stiamo parlando di una cosa aliena ne’ di un sistema antagonista”.  
Il prelato ha tuttavia sottolineato che “nessuna persona assennata puo’ pensare che in Gran Bretagna si assista a quel genere di disumanita’ spesso associato con l’applicazione della legge islamica in alcuni Paesi musulmani, come la pena capitale e l’atteggiamento verso le donne”,  ha detto l’arcivescovo. Ma recepire la Sharia non deve significare in alcun modo prevaricare “i diritti garantiti… a tutti i cittadini”.  
Nell’opinione pubblica britannica questo tema tocca un nervo scoperto, soprattutto dopo gli attentati suicidi di luglio del 2005 a Londra. Nei giorni scorsi il vescovo anglicano di Rochester, Michael Nazir-Ali, segnalo’ alla polizia di avere ricevuto minacce di morte per un articolo a sua firma, in cui affermava che gli integralisti islamici hanno trasformato alcune aree del Paese in zone interdette ai non musulmani. (L’articolo è stato pubblicato sul Telegraph qui  e qui 

Nadia Eweida  Nadia Eweida ha perso la sua battaglia  da ICNnews
Londra – Nadia Eweida, 56, dipendente della British Airways e addetta al check-in, assurta agli onori della cronaca a livello mondiale  per essersi rifiutata di nascondere la collanina con la croce, ha perso la “causa per discriminazione religiosa”. Un tribunale inglese ha sentenziato ieri che Eweida è stata trattata come qualunque altro impiegato che avesse violato le norme di abbigliamento imposte dalla compagnia di bandiera.
A nulla sono servite le numerose critiche giunte alla British Airways da diverse fonti, fra le quali, politici e leader religiosi incluso l’arcivescovo di Canterbury. LEGGI IL RESTO QUI

ASHURA una fetta di Pakistan in Provincia di Milano

A Cesano Boscone, senza far sapere nulla il Sindaco ha dato il permesso alla Comunità islamica sciita dei Pachistani in Italia di festeggiare l’Ashura (festa del sacrificio in ricordo del martire) facendola passare per una manifestazione di pace.

Il tutto si è svolto sotto gli occhi sgomenti e spaventati dei cittadini, che si sono trovati di fronte a una marea di persone urlanti, che inneggiavano con frasi e gesti poco rassicuranti, ma del cui significato erano impossibilitati a comprendere la realtà e per poco non si è rischiato uno scontro fra comunità italiana e pachistani.

Per spiegare bene il comportamento del sindaco, sul come si è mosso per imporre senza contraddittorio questa manifestazione, non lo ha comunicato nemmeno all’opposizione in Comune, ma il comunicato è stato dato alle stampe il venerdì  e la manifestazione ha avuto luogo il sabato, motivo per cui quasi nessun cittadino, era al corrente di ciò che sarebbe avvenuto.

L’avv. Antonia Parisotto, in veste di portavoce dell’O.D.D.I.I. ha chiamato la TV delle libertà e ha permesso la realizzazione di questo servizio, affinché tutti potessero vedere con i propri occhi cosa alcuni personaggi della sinistra italiana, intendono per multiculturalismo e integrazione, cioè fare azioni che i cittadini italiani non hanno nemmeno capito cosa sono e perché devono accettarle, infatti alcuni italiani dalle loro finestre hanno lanciato oggetti verso i manifestanti e fortunatamente la cosa è poi finita lì, ma questo sindaco ha messo le due comunità: quella italiana e quella pachistana in posizione di scontro frontale e se ci fosse scappato il morto lui sarebbe stato il colpevole.

Se questo è il modo di intendere dell’integrazione del sindaco rosso di Cesano Boscone, sarebbe bene si facesse un salto in Pakistan e provasse ad organizzare una semplice processione alla Madonna e scoprirebbe come sono integrati bene i cristiani nelle società islamiche, come il Pakistan.

Qui trovate l’originale del video
 

ORRORI AFGANI

Troppe donne in Afghanistan sono libere soltanto di scegliere la loro morte: uccidersi o morire dopo aver subito umiliazioni, violenze e torture.  L’episodio che vi raccontiamo oggi è accaduto nel medio evo…. no scusate ci siamo sbagliati di qualche anno,  è accaduto l’altro giorno in Afghanistan cioè il 22 dicembre 2007.  Proprio un bel modo di augurare buon natale e buon anno nuovo a una giovane donna e di avviarsi verso il progresso e quando avrete osservato e ragionato bene su questi fatti, forse converrete con me che certi immigrati non possono trovare diritto d’asilo nel nostro Paese, perché quella che viene definita una “cultura diversa” in realtà è una barbarie talmente radicata che qui non ha possibilità di integrazione e le persone che provengono da luoghi in cui la crudeltà è un fatto quotidiano e non fa loro nessun effetto sulla pietà, non vivono nel presente non possono stare in una società civilizzata, ma hanno diritto soltanto di rintanarsi in qualche caverna e di restarci, meglio se da soli, perché se con loro ci fosse anche solo un animale, infierirebbero orribilmente anche su di lui.
Nazia 1 Nazia 2
Nazia 3 Nazia 4
A Qalat, al sud della provincia di Zabul un certo Mumtaz, che non si può definire uomo, ma mostro afflitto dalle solite manie che tutti questi lerci individui mettono in atto quando picchiano, stuprano, violentano, torturano, uccidono le proprie donne, (ma che poi trovano giustificazione nella religione, che guarda caso è quella di Maometto) dopo avere già ucciso la prima moglie per l’immancabile e doveroso  “sospetto di tradimento” ha pensato bene di passare alla seconda, che si chiama Nazia e che ha soltanto 17 anni, mentre lui da buon afgano fedele ad Allah ne ha circa 40.  LEGGI IL RESTO

PRESTO I NOSTRI FIGLI COME TERRORISTI?

Bastano questi 2 articoli su episodi accaduti intorno al periodo natalizio, per denunciare il clima di razzismo e persecuzione a cui anche in Italia ormai vanno soggetti i cristiani, proprio come nei “migliori Paesi islamici” dall’Arabia Saudita all’Afghanistan; ed allora sorge spontaneo domandarsi come mai d’Alema abbia dato asilo politico all’afgano convertitosi al cristianesimo, tanto valeva lasciarlo ammazzare là, almeno non avrebbe dovuto subire l’oltraggio di vedere la propria nuova fede, sottoposta a tanta ignominia, come sta avvenendo in Italia in questi ultimi anni.

BENEDIZIONE VIETATA A SCUOLA: INSORGONO PARROCO E LEGA NORD
Presepe islamico a scuola Gesù in moschea e le donne hanno il burqa

leggi il resto qui

LA SHARIAH E’ LEGGE NELLA CIVILE OLANDA

E’ una notizia di qualche giorno fa, ma dato che è fondamentale capire come la shariah stia entrando surrentiziamente nei nostri ordinamenti giuridici, vi facciamo notare un fatto increscioso appunto sulla tribalizzazione della cultura olandese a favore di una “cultura-ideologia-religione”  che non ha il rispetto della donna, della vita umana in genere, dei bambini e dei diritti civili nei quali in cima ad ogni altro valore c’è la libertà, da cui si originano: democrazia e benessere, senza i quali il circuito del restare nel buio dell’ignoranza è un circolo vizioso da cui non si uscirà mai e nel quale, anche le persone libere e rispettose dei diritti, possono essere risucchiate dentro precipitandovi senza ritorno.  

Oltre ad essere dannosa, questa legge era assolutamente inutile, poiché in ogni paese occidentale è possibile scegliersi il medico che si preferisce in base al principio della libertà e ovviamente della fiducia che si ripone nel medico scelto, ma non al principio del sesso, poiché questo è razzismo e soprattutto non nel momento in cui c’è di mezzo una vita umana, come nel caso della fattispecie riportato qua sotto, nel quale le vite in gioco erano addirittura 2 e perciò il loro diritto doveva precedere una infondata credenza religiosa, cioè un tabù fanatico ideato su presupposti frutto di ignoranza e supestizione di natura misogina.

Vuoi vedere che il prossimo passo della legge olandese sarà quello di sincerarsi che il medico donna scelto non sia omosessuale e viceversa il maschio islamico avrà il diritto di conoscere le inclinazioni sessuali del proprio medico ovviamente maschio verace?

Ciò che proprio è inaccettabile è che Nazioni nelle quali la libertà è un diritto conquistato attraverso secoli di lotte e di fatiche, oggi venga messa in gioco da immigrati arroganti e integralisti, che lasciano i loro paradisi a favore dei nostri per farli diventare come i loro Paesi cioè dei  veri inferni da cui dover emigrare per poter cercare una vita più decente e decorosa sotto ogni aspetto, in barba alla tanto decantata ”religione di pace” che in realtà propone odio, discriminazione, razzismo.  

Leggete la notizia e cercate di capire cosa potrà succedere in Europa fra pochi anni, se l’avanzata islamista continuerà marciando imperterrita al vergognoso passo dell’oca, che pochi ancora sembrano in grado di cogliere. 

QUESTO L’ARTICOLO
Olanda: donne potranno rifiutare un medico maschio
(ANSA) – BRUXELLES, 19 DIC
  – In Olanda le donne malate avranno il diritto di rifiutare le cure di un medico maschio. Lo ha stabilito l’associazione dei medici Knmg. La decisione dei medici, riferisce la stampa olandese, e’ stata presa dopo un incidente avvenuto la scorsa estate in un ospedale di Amersfoort: una donna musulmana e suo marito rifiutarono le cure del ginecologo di servizio perche’ maschio. In quel caso, alla fine, fu deciso di portare la donna in un altro nosocomio dove era in servizio un medico donna.

ABUSI DELLA POLIZIA SUI RAGAZZI IN MEDIORIENTE

Guardatevi bene questo filmato:  

Ora se qualcuno pensa di trovarsi di fronte alla polizia israeliana, fa come al solito un errore grossolano. Sapete chi e cosa sono?

ABUSI DI UNA DELLE POLIZIE MEDIORIENTALI MUSULMANE, DI UN PAESE INDEFINITO DEL MEDIORIENTE, VI LASCIAMO IL PRIVILEGIO DI INDOVINARE QUALE.  

Certo che vedendo come regolano i conti fra loro hamas e al-fatah non c’è poi da meravigliarsi, ma perché i comunisti e i pacifisti nostrani non alzano la loro viscida voce in favore di questi ragazzi?

Se a questo trattamento è la polizia palestinese a farlo,significa forse che quei giovani meritano le bastonate e le botte che hanno preso?
Può darsi che li meritino, ma perché qualcuno ha il diritto di infierire a morte e altri nemmeno di difendersi?
Ma dev’essere ordinaria amministrazione fra palestinesi regolare così i conti, infatti le milizie di hamas stanno sottoponendo a gentilezze i militanti di fatah appena catturati, eccovi il video:
E guardatevi anche quest’altro,
 meglio abbondare nella conoscenza, piuttosto che restare ignoranti, anche se qualcuno preferisce restare nella sua beota e razzistica ignoranza.

E scommettiamo che qualcuno riuscirà persino a dare la colpa ai perfidi giudei?

Cristiana 18enne violentata e costretta a convertirsi all’Islam

giovane pakistana violentata  Qaiser Felix
Mentre andava a fare visita ad una zia, una ragazza cristiana di Faisalabad è stata rapita da un musulmano, che l’ha tenuta segregata per dieci giorni e l’ha convertita con la forza all’Islam. La polizia, informata, non ha fatto nulla perché “teme i risvolti religiosi del caso”.
Faisalabad (AsiaNews)

Una ragazza cristiana di 18 anni, Razia, è stata rapita, violentata e costretta a convertirsi all’Islam. Il caso è avvenuto il 21 ottobre scorso a Faisalabad. Lo denuncia ad AsiaNews il presidente del Fondo Adal Trust, Khalil Tahir, che aiuta i membri delle minoranze in difficoltà.

Secondo la prima ricostruzione degli eventi, la giovane si era recata in casa di una zia per farle visita, ma non era più rientrata. Dopo averla cercata nelle case dei vari parenti, i genitori si sono ricordati che Razia aveva parlato loro di Sajid, un musulmano che la corteggiava con insistenza. Tuttavia, questi ha negato ogni coinvolgimento.

Razia è ritornata a casa il 31 ottobre, in evidente stato di shock, ed ha raccontato ai genitori di essere stata rapita da Sajid, che l’ha violentata ripetutamente e costretta a convertirsi all’Islam. Attualmente, la ragazza si trova in casa sotto osservazione medica.

Khalil Tahir racconta ad AsiaNews: “Il padre della ragazza ha denunciato l’episodio sin dalla prima sera del rientro di Razia, ma la polizia non ha voluto fare nulla perché teme che il caso possa divenire di grande rilevanza, data la natura religiosa del gesto”.

Per questo, conclude, “al momento quell’uomo è libero, e può fare ciò che vuole. Come avvocato, aiuterò in ogni modo questa povera famiglia ad ottenere giustizia in una Corte pakistana”.

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Come potete leggere in molte circostanze e nazioni differenti, non soltanto in Pakistan, ma in tanti paesi musulmani, come l’Egitto e l’Algeria, ma anche in Turchia, questa è una pratica ricorrente, avviene anche nella civilissima e liberalissima  Inghilterra, purtroppo sempre da parte di individui assatanati di islamismo, contro le ragazze indù, che vengono rapite sottoposte a sevizie e costrette a convertirsi.Ora la devono smettere tutti di continuare a sostenere che è un problema fra maschio e femmina che coinvolge tutto il mondo.Solo in parte è vero, perché purtroppo il mondo maschilista nel quale viviamo è afflitto dalla patologia della misoginia, vero e proprio odio verso il sesso opposto, a cui si aggiunge la morale immorale dei musulmani fanatici.E’ molto chiaro dalle nostre leggi che fatti del genere siano crimini e che vengano perseguiti e puniti come reati, mentre per la shariah questo è un diritto del maschio che può fare della donna ciò che vuole, purché lo faccia in nome dell’interesse della superiorità musulmana sul resto del mondo che è considerato tutto infedele.  Se non è razzismo della peggior specie nei paesi musulmani che ritengono di essere superiori al resto del mondo e in occidente questo doppiopesismo di valutare gli stessi reati in maniera diversa a seconda di chi li commette, qualcuno mi spieghi cos’è e me lo spieghi chiaramente, perché sono molto dura a capire con queste orecchie e con ciò che ho visto con i miei occhi e toccato con mano.

 E si da anche il caso che ne abbia le ovaie strapiene.
Adriana Bolchini Gaigher